La meditazione

Secondo Osho da sola la semplice deprogrammazione non è sufficiente. “Questa ti ripulisce da ogni contaminazione, ma restare vuoti è difficile: di nuovo tornerai a raccogliere immondizie. Da solo non sei capace di imparare a vivere felice nel tuo vuoto interiore, e l’arte della meditazione è proprio questo.”
Non sono necessarie cose complesse.
“E’ sufficiente un semplice metodo di osservazione del proprio respiro: ogni giorno, per un’ora, dovrai stare semplicemente seduto in silenzio a osservare il processo della tua mente, mentre la tua attenzione resta focalizzata sul respiro. Non occorre fare nulla. Sii un semplice testimone, un osservatore, uno scrutatore, guarda il movimento della mente: lo scorrere di pensieri, desideri, ricordi, sogni e fantasie. Resta semplicemente distaccato, tranquillo, senza criticare, senza giudicare. Una volta che ne afferri il meccanismo, diventa la cosa più facile del mondo.”

Durante la meditazione vanno seguiti tre principi fondamentali:
– bisogna raggiungere uno stato di rilassamento;
– bisogna essere testimone di qualsiasi cosa avviene dentro di sè;
– non bisogna sviluppare giudizi o analisi su ciò che accade.
“Il corpo cambia, la mente cambia, le emozioni cambiano: solo il testimone resta sempre lo stesso.”

In questo modo si riuscirà ad andare al di là della struttura corpo-mente-cuore, per raggiungere la pace, uno stato di gioia e appagamento. 

Dopo la pulizia della deprogrammazione si avvertirà una sensazione di vuoto interiore, perchè non si è abituati ad uno spazio vuoto, ma colmo anche se di una infinità di sporcizie, e una volta rimosse, appare vuoto.

Osho lo paragona ad una stanza arredata, la si è sempre vista piena di mobili, una volta portati via i mobili sembrerà vuota, ma in realtà è semplicemente pulita e colma di spazio. 

“Per godere del tuo vuoto interiore devi apprendere la meditazione. Il giorno in cui una persona inizia a godersi il proprio vuoto, la propria solitudine, il nulla, è uno dei giorni più belli della sua vita, perché da quel punto in poi potrà vivere in meditazione: e con questo intendo dire vivere in amore, con attenzione, essere un testimone.”

La meditazione viene discostata sia dalla religione, che dalle pratiche che mirano semplicemente ad insegnare una disciplina della mente, attraverso la pratica della concentrazione. La concentrazione viene vista come un fenomeno mentale, mentre la meditazione,  non è altro che la creazione di uno spazio vuoto tra l’Io e la mente.

La meditazione rende l’essere umano un uomo nuovo, senza emozioni o sentimenti oscuri.  

Questo può processo a seconda degli individui potrà richiedere da uno a quattro anni  Non è questione di intelligenza, di talento, o di genio. Si deve solo aver pazienza.

I processi, di deprogrammazione e di meditazione, si sviluppano di pari passo. “Un istituto continua a purificarti, a svuotarti; l’altro a riempirti, non di cose, ma di qualità: beatitudine, amore, compassione, un’incredibile sensazione di avere valore, senza alcuna ragione. Il semplice vivere, respirare, è una prova che l’esistenza ti considera degno di essere al mondo, che l’esistenza ti considera degno di essere qui. Tu sei indispensabile all’esistenza.”

Tratto da Osho.com