Il caos non è all'esterno
Si dice che si impara dal caos, ma di quanto altro caos ha bisogno l’uomo per risvegliarsi?
“Il caos non è all’esterno, l’esterno è un cosmo, mentre all’interno esiste un caos. Ed è a causa del caos interiore che le persone non guardano dentro di sé. Hanno paura, sono terrorizzate e non osano guardare dentro di sé. Si tengono occupate in tutti i modi, in modo tale che non rimanga tempo utile per guardare all’interno, né spazio per farlo.
La gente continua ad ascoltare i Buddha che dicono: “Conosci te stesso”, e comprende cosa si intende con quel “conosci te stesso”, ma nessuno fa alcuno sforzo per conoscere se stesso. Ha paura del caos.
All’interno esiste il caos. All’esterno non c’è caos: le stelle si muovono secondo un ritmo, l’intera esistenza è ritmica, vive in una sintonia assoluta. é solo la mente dell’uomo a essere in un caos. E se vedi un qualsiasi caos all’esterno, esso è creato dall’uomo, è un suo frutto.”
“Certo, questo “si dice” è vero: noi impariamo solo dal caos. Ma impariamo solo se lo attraversiamo, e vi dobbiamo entrare in un modo ben preciso, con uno stile, con un metodo: il semplice entrare nel caos senza alcun metodo sarà solo un crollo, impazzirai.
Lo Zen, o la meditazione, è il metodo che ti aiuterà ad attraversare il caos, a superare quell’oscura notte dell’anima, in maniera equilibrata, disciplinata, all’erta. L’alba non è molto lontana, ma prima che tu la possa raggiungere, devi attraversare quella notte oscura. E man mano che l’alba si avvicinerà, la notte diventerà sempre più oscura.”
“é venuta la primavera. All’improvviso i boccioli iniziano ad aprirsi, spuntano i fiori, a migliaia… il mondo interiore è ricolmo di fragranza.é venuta la primavera. All’improvviso i boccioli iniziano ad aprirsi, spuntano i fiori, a migliaia… il mondo interiore è ricolmo di fragranza.”
Osho, Tratto da: “Walking in Zen, Sitting in Zen”